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    I Ciclidi del lago Tanganica sono da diverso 
    tempo una componente fissa dell’acquariologia. La loro colorazione spesso 
    molto bella come anche i loro comportamenti particolarmente interessanti 
    rendono il loro allevamento un’esperienza particolare. Inoltre l’acqua 
    dell’acquario per questi pesci si può preparare molto facilmente e con poco 
    impegno. 
    
    Le varietà disponibili in commercio e 
    facilmente allevabili negli acquari sono, con poche eccezioni, abitanti 
    delle rocce rivierasche o dei fondi sabbiosi. Questi ambienti si possono 
    riprodurre in modo molto semplice. 
      
    
    L’ allestimento 
    
    Un acquario biotopo di comunità per pesci del 
    lago Tanganica dovrebbe avere una certa dimensione. Sono consigliabili 
    vasche a partire da 250 litri. In acquari di queste capacità si possono 
    allevare p. es. alcune varietà piccole della specie Lamprologus, 
    piccoli Julidochromis e Xenotilapia, e sul fondo anche le 
    specie Cyprichromis e Paracyprichromis. 
    
    
      
    
    Sul fondo dell’acquario si mette come prima 
    cosa una lastra di polistirolo dello spessore di circa 1 cm che copra tutto 
    il fondo. Con questo sistema si diminuisce il rischio di rompere il vetro 
    del fondo con le molte pietre pesanti. Non disponendo di una lastra in 
    polistirolo, si può utilizzare una lastra di sera thermo safe. 
    
    Per la riproduzione della zona rocciosa sono 
    sostanzialmente adatte tutte le pietre che non cedono sostanze nocive.  Sono 
    particolarmente adatte le pietre calcaree con molti buchi che offrono tanti 
    passaggi e grotte ed anche le pietre di ardesia con i quali, sovrapponendoli 
    si possono creare altrettante grotte e passaggi.  
    
    Le pietre, lavate molto bene, vengono poste 
    sulla lastra di polistirolo e incollate tra di loro e ai vetri laterali con 
    del silicone. Questo è molto importante per non far crollare le costruzioni 
    a causa dei pesci che scavano o urtandole mentre si effettuano le 
    manutenzioni. Oltre al silicone può essere usato per le pietre calcaree 
    anche l’apposito cemento per acquari. È consigliabile prima, arredare 
    l’acquario con le pietre e solo dopo introdurre la sabbia. In questo mo-do 
    le pietre sono più stabili e non possono spostarsi a causa degli scavi dei 
    pesci. A questo si aggiunge anche che il tutto risulta più naturale rispetto 
    a pietre appoggiate sulla sabbia. 
    
    Adesso si può introdurre il fondo di sabbia. Si 
    è rivelata particolarmente adatta la sabbia di quarzo con granelli non 
    spigolosi nella quale i cosiddetti "Ciclidi-lumaca" 
    possono insabbiare i gusci delle lumache in cui si 
    nascondono molto più facilmente rispetto al ghiaietto. Ma anche altri 
    pesci preferiscono la sabbia al ghiaietto e questo soprattutto quelli che si 
    alimentano sul fondo. Per evitare che si formino delle zone anaerobiche si è 
    dimostrato utile introdurre le lumache della 
    famiglia Melanoides - dalla conchiglia a cono appuntito e molto rigida.
    Queste scavano continuamente 
    nel fondo alla ricerca di cibo e in questo modo evitano il suo 
    compattamento. Così giustamente vengono chiamati in modo scherzoso anche i 
    “lombrichi dell’acquario”. Non danneggiano le piante. Però per la 
    costruzione del loro guscio prelevano dall’acqua sali minerali. Per questo 
    motivo è opportuno controllare regolarmente la durezza totale e carbonatica 
    e in caso di necessità aumentarle con il sera mineral salt e/o con il
    sera KH/pH-plus. 
      
    
    
     Le piante 
    
    È possibile introdurre anche nell’acquario per 
    Ciclidi dell’Africa Orientale delle piante in quanto proprio tutti i pesci 
    indicati in questo articolo non danneggiano le piante. Piante molto delicate 
    o che hanno un grande fabbisogno di CO2 non sono però indicate. Sono 
    particolarmente indicate i vari tipi di Anubias che vengono piantate sulle 
    rocce. Le rocce calcaree forate offrono abbastanza buchi dove poterle 
    piantare senza dover ricorrere all’utilizzo della lenza per legarle. Come 
    piante da mettere nella sabbia è adatta la Vallisneria spiralis.  
      
    
    L’acqua 
    
    
      Contrariamente 
    alla credenza comune i pesci del lago Tanganica non sono pesci che 
    prediligono acque dure. L’acqua del lago con i suoi ca. 11 °dGH è da 
    considerare di media durezza ed anche la durezza carbonatica con i suoi 16 °dKH 
    non è proprio da considerare durissima. Nonostante ciò i pesci si trovano 
    bene anche in acqua molto dura. La premessa però è che l’acqua deve sempre 
    avere un valore pH alcalino.  Nell’acquario 
    è opportuno tenere un valore pH tra 8 e 8,5. in questo modo abbiamo un certo 
    margine di sicurezza in quanto i pesci non sopportano un’acqua acida. È 
    molto semplice portare un’acqua tenera a questi valori: come primo si alza 
    la durezza totale a 11 °dGH con il sera mineral salt e poi si porta 
    la durezza carbonatica a 16°dKH con il sera KH/pH-plus. 
    Automaticamente si avrà poi il valore pH adatto a questi pesci. 
    
    Una buona igiene, un forte movimento dell’acqua 
    e regolari parziali cambi dell’acqua sono molto importanti. La maggior parte 
    dei pesci del lago Tanganica hanno un grande fabbisogno di ossigeno e 
    sopportano male un’acqua filtrata in modo insufficiente e carica di sostanze 
    organiche. L’acqua del rubinetto deve essere, in ogni caso, trattato con il
    sera aqutan per renderla adatta alla vita dei pesci. 
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